Equosud, la Calabria che NON questua e NON si piange addosso

     Da tanti anni, ogni settimana, il furgone rosso del consorzio Equosud parte dalla Calabria. Destinazione: i mercati equi e solidali e i gruppi d’acquisto del centro-nord. Trasporta ghiottonerie parlanti. Soppressate, ‘nduja, pecorino stagionato, spezie ed erbe medicali, arance ed essenze di bergamotto raccontano una Calabria dignitosa, stanca di una mitologia triste, cucitale addosso, che la vorrebbe pervasa dalla sottomissione alla ‘ndrangheta. Equosud è nato 20 anni fa ispirandosi all’esperienza delle antiche società di mutuo soccorso, delle case del popolo, del diritto agli usi civici delle terre incolte. Sin da subito ha intrecciato rapporti con le moderne reti del commercio equo-solidale e i gruppi di acquisto e dell’associazionismo critico. Nel corso del tempo ha realizzato progetti di formazione al tessile nei quartieri rom e nelle sezioni femminili delle carceri calabresi, cooperazione dal basso, missioni solidali nei campi profughi dei Balcani e nelle baraccopoli dei lavoratori migranti in Calabria.

“L’utopia che realizziamo ogni giorno – spiega Mimmo Tramontana di Equosud – consiste anzitutto nel provare a raccontare le storie belle di Calabria, quelle di tante persone oneste che lavorano, progettano, creano. Soprattutto, i nostri sono prodotti liberi da qualsiasi forma di sfruttamento della forza lavoro. Le mani necessarie per produrle sono state retribuite regolarmente, fino all’ultimo centesimo. È la prima condizione che poniamo ai fornitori”. Il consorzio si prefigge inoltre l’obiettivo ambizioso di “erodere il terreno intorno al castello della grande distribuzione” che succhia sangue e sudore della produzione locale e delle migliaia di persone che curano la terra e ne raccolgono i frutti. “Scaviamo quel terreno granello dopo granello – prosegue Tramontana -, priviamo di sostegno le devastanti fondamenta del cupo castello dello sfruttamento, nella prospettiva che prima o poi lo vedremo crollare”. Pochi anni fa, il salto di qualità: “Praticando con un’associazione di trekking, combinando le lunghe passeggiate tra i boschi e nelle fiumare con i nostri valori che si richiamano all’economia solidale, capimmo l’importanza di frequentare e scoprire i propri territori, conoscere luoghi bellissimi e interessanti sotto l’aspetto ambientale e umano. Incontrando una popolazione di piccoli produttori, pastori, artisti e contadini, imparammo ad apprezzare i loro mestieri e i loro saperi. Soprattutto – prosegue il portavoce di Equosud – riconoscemmo nella loro narrazione orale una visione comune del mondo, ispirata da lunghi ed espressivi silenzi, dall’umiltà di imparare una storia che in pochi raccontano, quella degli ultimi, delle donne e degli uomini che per secoli si sono presi cura delle risorse naturali, costruendo in modo silenzioso spazi e tempi di autonomia e dignità”.
Da questa esperienza nacque l’idea dei Percorsi Resistenti in cui si incontrano diverse realtà sociali di varie sensibilità, gruppi d’acquisto solidali, associazionismo, centri sociali e movimenti. Una rete dalle maglie mobili di comunità in divenire che, oltre alle sue iniziali rivendicazioni, propone alternative concrete al sistema capitalista volte a sostenere e diffondere le agricolture contadine che tutelano la salute della terra, dell’ambiente e degli esseri viventi, a partire dall’esclusione di fertilizzanti, pesticidi di sintesi, diserbanti e organismi geneticamente modificati per ridurre al minimo l’emissione di gas serra, lo spreco d’acqua e la produzione di rifiuti, senza alcuno sfruttamento di manodopera. Il ritorno alla terra come scelta di vita e strumento di azione politica, laddove le pratiche dei mercatini di vendita diretta e i gruppi di acquisto servono a render fecondo il principio di autodeterminazione alimentare ovvero il diritto a un cibo genuino, economicamente accessibile e a chilometro zero.
“Queste realtà sociali e i gruppi di acquisto solidale camminano insieme a noi, ai pastori, alle contadine, agli anziani che in ogni singolo anfratto di queste terre ritrovano frammenti di oralità viva. Sono desiderosi – conclude Mimmo – di conoscere l’umanità che andiamo esplorando come cercatori di frutti selvatici nel sottobosco, entusiasti, curiosi, speranzosi, carichi della voglia di vedere emergere dai cespugli frutti e creature silvestri, senza l’assillo di volere ricondurre tutto alle categorie mortifere del capitalismo: merce turistica, PIL, flussi di denaro, finanziamenti pubblici ad aziende predatrici e speculazioni. Il lavoro che abbiamo svolto, quel fertile cammino iniziale, ha dato la spinta a creare in poco tempo una rete regionale di queste realtà che insieme stanno diventando un laboratorio molto interessante”. Tutte insieme si ritrovano in Toscana, in questi giorni, per confrontarsi e progettare storie eque e solidali.
Claudio Dionesalvi, Silvio Messinetti

Programma e adesioni:

DOMENICA 6 GIUGNO
MONTERIGGIONI:
Organizzano Equosud e Kirikuci.
Incontro-convegno sartorie sociali e Distretto economia solidale Modena.
Esposizione dei prodotti di Equosud e delle sartorie sociali.
PROGRAMMA:
Mattina ore 10 : Ritrovo in piazza con visita del borgo
Pranzo Sociale
Pomeriggio ore 16: Convegno
LUNEDI 7 GIUGNO
Organizzano Equosud e Libera Comunanza di Tonni.
PROGRAMMA:
Mattina ore 10 : percorso sui sentieri partigiani della Montagnola
ore 13: pranzo nel borgo di Tonni
Pomeriggio ore 16 : racconti resistenti della Comunità di Tonni.
MARTEDI 8 GIUGNO
Organizzano Equosud e C.D.P. di Settignano
Mattina ore 9 : Visita centro storico di Firenze con guida.
Ore 13: pranzo a cura del GAS di Settignano
Pomeriggio ore 16 : incontro-dibattito sulle potenzialità delle Case del Popolo e degli spazi sociali.
MERCOLEDI 9 GIUGNO
Organizzano Equosud e Pulmino Contadino
Mattina ore 9:30 : appuntamento a Prata. Passeggiata al Poggione di Prata.
Ore 13: pranzo a Follonica presso il Tiburon
Pomeriggio ore 16 : Incontro con la coautrice del libro “ Norma Parenti. Testimonianze e memorie”, partigiana e ribelle.
GIOVEDI 10 GIUGNO
Organizzano Percorsi Resistenti e Barbara Muller
Mattina ore 9 : partenza escursione Colle V.D. , arrivo Monteriggioni.
Percorso 15 km;
pranzo a sacco ( 1 lt d’acqua), scarpe da trekking.
ADESIONI
EQUOSUD
NUVOLA ROSSA
SARTORIA RESISTENTE
ORTO CORTO
USB R.C. CALABRIA
MAGNOLIA- ASSS. CULT.
GAS LA LOCOMOTIVA
GAS OROVERDE
SENTIERI D’ASPROMONTE
PERCORSI RESISTENTI
GAR TERRE D’INCONTRO
SARTORIA SOCIALE SOLE INSIEME
ALTEA
CUORE DI MEDEA
GAS ANPI CONDO’ R.C.
SARTORIA KIRIKUCI
SARTORIA VAGANTE
SARTORIA SOCIALE PIOMBINO
SERPE REGOLA
GAS MONTAGNOLA
GAS SIENA PER EQUOSUD
GAS GASTELNUOVO
GAS GAS FREDIANO (FI)
ANPI EMPOLI
PULMINO CONTADINO
GAS POMARANCE
GAS CONPIOBBI
C.D.P. SETTIGNANO
IL “CHENTRO” T.B.M. ROMA
GAS VALDELSABALFOLK
GAS  CALENZANO
AGR. DUCCIO FONTANI
LIBERA COMUNANZA DI TONNI
MIO GAS MODENA
NANO GAS NONANTOLA
DISTRETTO ECONOMIA SOLIDALE MODENA

 

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