L’ultima immagine che serbavo di Brescia affiorava tra gli spiragli delle sbarre piantate al posto dei vetri, in un autobus del trasporto locale. Strategia di contenimento o abbrutimento nei confronti dei gruppi ultrà? Negli anni novanta in trasferta ci traghettavano così dalle stazioni ferroviarie agli stadi di calcio, spesso costipati in mezzi pubblici riplasmati in forma di carceri ambulanti. Con i Bresciani i rapporti non sono mai stati idilliaci. Eppure li abbiamo sempre guardati con grande rispetto e ammirazione. Per la loro coerenza, la lealtà, la forza che esprimono! L’ultima volta che li ho visti, inveivano contro la polizia mentre gli uomini in divisa mi frantumavano le ossa al termine di un Cosenza-Brescia, nel giugno del 2000.
In una piovosa giornata di mezzo agosto, il sole fendente le nubi cariche di grandine ha spazzato via quel ricordo a scacchi che aleggiava nella mia memoria. L’ho potuta vedere da vicino Brescia, palparla in tutta la sua leonina maestosità. Non è facile incontrare tutte insieme tante cose e persone così belle: Radio Onda d’Urto e il suo magnetico e intergalattico festival, gli Ultras del gruppo Brescia 1911 intelligenti consapevoli e compatti, la città magnifica coi quartieri carichi di storia. In uno dei territori aggrediti con largo anticipo dalle devastanti incursioni del neoliberismo, in diversi contesti vibra l’umana resistenza alle spinte omologanti e alla gentrificazione. Dell’Altra Brescia si ammira soprattutto la propensione all’indipendenza nel pensiero e nelle azioni, la libertà di costruire autonomia fuori da condizionamenti e itinerari prestabiliti. Nel cuore rimane l’orgoglio di aver stretto la mano di donne e uomini carichi di dignità, nella mente la piacevole modificazione di coscienza emergente in una mezzora trascorsa sotto un arco antico, mentre il diluvio estivo spazzava l’afa e lavava via gli incubi di cupi ricordi, restituendo ai luoghi il ruolo che a loro compete: spazi di riproduzione del piacere e disvelamento delle libere relazioni umane.
Claudio Dionesalvi
video integrale del dibattito nella festa di Radio Onda d’Urto
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