Imbarazzo e preoccupazione nella Biblioteca civica. Dieci libri antichi mancano all’ultimo appello fatto dagli scrupolosi archivisti. Da una prima superficiale ricognizione risulta, infatti, che sarebbero spariti testi di grande valore culturale e artistico.
Nulla di ufficiale è trapelato sinora. Tuttavia, è certo che nel fondo riservato ai documenti di particolare interesse storico, non sono stati ritrovati dieci pezzi rari di cui era stata presentata richiesta di consultazione. È ancora presto per pronunciare la parola furto. Gli impiegati stanno effettuando una verifica attenta, che potrebbe portare al ritrovamento dei preziosi testi scomparsi. Nella Civica sono catalogati circa 250mila libri e il lavoro di ricerca durerà almeno un paio di settimane, al termine delle quali la direzione sarà in grado di confermare o smentire la posizione dei volumi, denunciando il fatto alle autorità competenti. In ogni caso, difficilmente si potrà risalire all’identità dei possibili ladri.
Non è la prima volta che si verificano episodi di questo tipo. Il precedente più vicino nel tempo risale all’ottobre del ‘98 quando 54 testi “di grande interesse cosentino e calabro”, rilegati con la copertina in pergamena e di valore inestimabile, risultarono introvabili. Sparirono anche le schede di catalogazione inserite nei mobiletti dell’archivio. E questo fatto lasciò intendere che probabilmente ad agire furono specialisti del settore. Tra i volumi rubati due anni fa, era stato denunciato anche il furto di “La filosofia di Bernardino Telesio ristretta”, scritto e pubblicato dal filologo e filosofo cosentino Sertorio Quattromani. L’indagine interna, aperta immediatamente dopo le prime indiscrezioni, portò ad un allargamento della lista dei pezzi scomparsi: ben 54. Proprio in quel periodo, all’interno della biblioteca era in corso la risistemazione dell’archivio, con un massiccio trasferimento di testi dal seminterrato al secondo piano dello storico edificio. In anni recenti, lo stabile ha subito interventi di ristrutturazione, che hanno reso precaria la gestione degli archivi.
La carenza di personale rende difficile il lavoro degli addetti alla consultazione. Un progetto di registrazione su computer dei testi in dotazione, stenta a trovare prosecuzione, a causa della mancanza di fondi. I problemi della biblioteca hanno dunque radici profonde e lontane. Gli ultimi dieci volumi scomparsi potrebbero essere stati sottratti molto tempo fa.
Claudio Dionesalvi
Il Domani, 18 marzo 2000
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