Calogero: “Non seppellitemi vivo”

Ventiquattro anni fa, nel Centro Sociale Autogestito “Gramna” di Cosenza, andava in scena “Non seppellitemi vivo”, una performance teatrale dedicata alla sua vicenda umana e letteraria.
In un remoto maggio d’inizio ‘900, a Melicuccà, in provincia di Reggio Calabria, nasceva Lorenzo Calogero, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana.
Lo spettacolo realizzato al “Gramna” aveva la regia di Antonello Antonante su testo di Franco Dionesalvi.
Con Maurizio De Paola, Dante De Rose, Franco Dionesalvi e Monica Feraco.
Ecco le immagini di quella serata:

Tutti i materiali su Calogero sono consultabili sul sito ufficiale:
www.lorenzocalogero.it
“… Forse ti so dire questo solo
folle sul tuo cuore come sopra il cuore d’un leone
o questa è un’immagine che ti rapisce a volo
o è un’estesa vana gradinata;
Ma poi batte un lutto questo cipresso
un momento solo
e, di mano in mano, in mano mia,
tenendo in mano il latte
questo tuo quaderno.
Forse nel cuore della notte batte a volo
un grido di rondine attardata;
ma non è che un lusso
e tutta questa esteriore fucina
di lagrime doveva forse dire fine
a un addio, con lo stesso terrore
con cui mi guardi od io ti guardo
a fine di giornata.
La fine di un giorno non è che un lusso semplice.
Un’orchidea ora splende nella mano”.

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