Ennesima bravata degli sciacalli domenicali. Approfittando della momentanea assenza degli ospiti dal dormitorio, ignoti hanno sfondato un vetro dell’Oasi francescana e, una volta all’interno, si sono impadroniti di un televisore.
Danni alle suppellettili e vetri in frantumi. Gli “Arsenio Lupin” dei poveri si sono dileguati nella notte, muovendosi secondo un copione prestabilito. Prima dell’estate, infatti, era accaduto un episodio analogo. Quasi certamente, a colpire sono state proprio persone che in passato hanno usufruito della struttura. Ieri mattina, gli ospiti del centro di accoglienza hanno raccontato l’accaduto agli assistenti sociali. Il fatto è stato regolarmente denunciato, ma purtroppo non sarà facile risalire agli autori di un atto così vile.
E sempre nella giornata di ieri, gli operatori dell’Oasi hanno segnalato un altro furto dai risvolti surreali. In questi giorni negli ipermercati cosentini le Missioni Estere stanno promuovendo l’annuale raccolta di viveri e aiuti destinati alle popolazioni indigenti del centro Africa. Ad ogni cliente chiedono di lasciare un chilo di pasta o un’offerta. Una settimana prima di Natale, i volontari provvederanno a riempire un container con i materiali offerti spontaneamente dai cittadini. Ma lunedì nel momento di chiudere lo stand in cui sono esposti presepi realizzati da artisti e appassionati di artigianato, gli addetti si sono resi conto che dal container riservato al raccolto dei viveri sono spariti diversi chilogrammi di pasta, conserva ed altri alimenti.
Evidentemente, prima di lasciare il supermercato, qualcuno avrà pensato di farsi la carità alleggerendo notevolmente il carico di offerte custodito dagli operatori dell’Oasi. Come dire: il pezzente non è mai colui che chiede l’elemosina, ma è chi riesce a trafugare briciole di ricchezza persino al più povero dei poveri. E spesso viaggia in fuoristrada.
Claudio Dionesalvi
Il Domani, 7 dicembre 1999
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