Un furto molto misterioso

Ignoti hanno fatto irruzione, sabato scorso, nella sede di Via Cattaneo dell’azienda ospedaliera. Approfittando della quiete pomeridiana, i ladri hanno potuto agire indisturbati. Dopo aver infranto con una sassata il vetro di una finestra, si sono introdotti nella direzione dell’ufficio Provveditorato.  È evidente che il “colpo” è stato studiato con estrema attenzione, perché i malviventi hanno scelto l’ingresso laterale di Via Savoia, il meno esposto alla vista di possibili sguardi indiscreti. Una volta entrati all’interno della sede, i ladri hanno rovistato attentamente in tutte le stanze, ribaltando e danneggiando suppellettili ed armadi.
Gli investigatori hanno effettuato un primo sopralluogo nella giornata di sabato ed una seconda ricognizione, più approfondita, ieri mattina. Secondo indiscrezioni, ad agire  non sarebbero stati ladruncoli sprovveduti, perché dai primi rilievi non sono emerse impronte né segni che consentano di risalire all’identità degli autori dell’incursione.
Ma il particolare che rende più inquietante l’episodio consiste nel fatto che da un primo inventario delle pratiche archiviate nell’ufficio Provveditorato, sarebbe risultato che sono stati trafugati documenti relativi alla gara di appalto per i servizi di pulizia ed inservientorato nell’ospedale civile dell’Annunziata. I lavori erano stati aggiudicati, qualche mese fa, alla Pedus, una società di Bolzano, impegnata in diverse regioni italiane.
Il furto di atti pubblici, consultabili da chiunque e in ogni momento, ha lasciato notevoli perplessità tra i responsabili dell’azienda. Non si tratta, infatti di documenti riservati, bensì di banalissimo materiale cartaceo, Quasi certamente, i misteriosi incursori hanno portato via certificati, lettere di invito alla partecipazione al bando e verbali sulla conduzione della gara: carte che possono essere visionate dal pubblico, in base alla legge sulla trasparenza amministrativa.
Tuttavia, il fatto accaduto sabato scorso lascia aperti numerosi interrogativi sulle reali intenzioni degli autori del furto. Anzitutto, è possibile che i ladri abbiano agito su commissione e cercassero qualcosa che non hanno trovato? Oppure, più semplicemente, il loro obiettivo era mettere in atto un dispetto, quasi una vendetta, nei confronti della Pedus?
E ancora: il gesto può costituire un’intimidazione o un messaggio latente verso l’amministrazione ospedaliera?
Nei mesi scorsi, le acque si erano agitate negli ambienti sindacali dell’Annunziata, all’indomani dell’aggiudicazione dei lavori alla Pedus.
A Cosenza il rapporto tra appalti ospedalieri ed interessi politici si intreccia con i capitoli più oscuri della storia cittadina.
Ma negli ultimi anni, la linea di massima trasparenza, inaugurata dalla nuova amministrazione, ha consentito il ripristino di un clima di serenità negli uffici e nelle sedi direzionali. E sempre nella giornata di ieri, dal “pianeta” sanità è partita un’indiscrezione, che vorrebbe l’ex presidente dell’Aterp, Fragale, molto vicino all’Asl n. 4. Un eventuale incarico nell’azienda sanitaria lo allontanerebbe dai vertici dell’edilizia popolare?
Claudio Dionesalvi
Il Domani, 2 marzo 1999

No Comments Yet.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *