Intervista al primo prete diffidato (sul web)

Allora, Don Tommaso, è vero che il tuo profilo facebook è stato censurato oppure è una bufala?
Vero. Fatto incomprensibile, stamattina verso le 12 hanno cominciato a messaggiarmi: qualcuno ha creduto che lo avessi bloccato.
E cosa avresti scritto di tanto grave?
Non saprei. Ma sospetto per le mie prese di posizione contro l’omofobia e il mio quasi favore alla legge Cirinnà. Mi avranno segnalato in tanti.
Sei il primo sacerdote nella storia censurato dai social network. Ti risulta che ci siano precedenti?
Non credo. Lo sapremmo.
Avevi già beccato una diffida dal precedente vescovo di Cosenza per il tuo impegno nei movimenti ambientalisti. Adesso pure la diffida su facebook. Non è che per caso hai intenzione di farti dare il Daspo anche allo stadio?
Non ci tengo, ma soprattutto lo credo improbabile, visto che l’ultima volta allo stadio è stato per “Conzativicci”.
Come hanno reagito i tuoi parrocchiani quando si è diffusa la notizia?
Stanno tutti mandandomi la solidarietà, qualcuno mi domanda se sto bene, ma i più teneri sono quelli che mi mandano su whatsapp la foto dello schermo in cui hanno messo i post di solidarietà su facebook. Sono un uomo molto fortunato, ho tanta gente che mi ama e mi sovrastima.
Ma non è strano che venga censurato proprio tu, mentre sui social impazzano guardoni, maniaci, frustrati di ogni genere, e soprattutto circolano messaggi xenofobi e tanta immondizia cerebrale?
Invece no. Non è strano. Le organizzazioni dell’ultradestra sono più preparate e avvezze allo schema squadrista. Bastano 15 segnalazioni che Facebook prende nell’anonimato.
In generale, cosa pensi dell’uso che la maggior parte delle persone fa di facebook? Non è inopportuno pubblicare i propri stati d’animo, i sentimenti che si provano e i momenti più significativi della vita di ognuno di noi?
No. Credo che sia una nuova frontiera della vicinanza. Non siamo ancora educati a farlo nel modo giusto.
Manda un messaggio a Zuckerberg:
‘Sto blu ci ha stancato, intervallato col rosso funziona meglio. Lupi Alè.
– intervista a cura di Claudio Dionesalvi
altri articoli in cui è menzionato Don Tommaso Scicchitano:

Il grande rifiuto di Cosenza

Il silenzio in redazione

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