Non un romanzo storico, neppure un’opera narrativa incentrata su avvenimenti passati ma una vera e propria scoperta. Un’avventura che percorre il tempo a ritroso e si ferma a quel turbolento periodo di guerra e dolore.
Un ragazzo ritrova alcune lettere mai giunte a destinazione, scritte, tra lacrime e paura, dai soldati inviati al fronte a chiedere giustizia, nel terribile scenario della seconda guerra mondiale.
Un viaggio introspettivo, curioso, che concede al lettore la piacevole possibilità di immaginare i volti e provare le forti emozioni di chi con fatica reggeva quella pesantissima penna.
Un libro-scrigno capace di trattenere le più intime vicende e trasformarle in pietre miliari, destinate ad arrivare ovunque.
Sciolto, vivo e diretto il linguaggio che guida il racconto, tale da rendere luoghi e personaggi già conosciuti nella quotidianità del lettore.
L’affaccio sul mare che consente di non annegare mai e di poter assaporare la bellezza di quei momenti a tratti comici e mai banali.
Una passeggiata nella splendida Cosenza Vecchia, tra i palazzi e le strade che sigillano la sua esclusiva bellezza. Il ricordo dell’amore puro, intriso di passione, la stessa che riesce a generare la vita anche tra le bombe.
CLAUDIO DIONESALVI regala una imperdibile occasione di riflessione. La romantica consapevolezza che scrivere sia il punto più alto che un custode di cultura, possa raggiungere..
non prima però di aver dedicato una preziosa fetta di esistenza alla lettura.
CLAUDIO DIONESALVI è STATO QUI e le sue LETTERE MINUSCOLE brillano, da ieri, anche per #leggiamocisu
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