
Prima poeta, poi cantautore. Dario Brunori vive quel che canta. Il ritmo della sua esistenza batte il tempo “bruzio” - come lo avrebbe definito l’astrofisico ribelle Franco Piperno - cioè l’armonica lentezza dei luoghi meridiani. Già da prima del festival di Sanremo, i suoi testi carezzavano le sensibilità di generazioni diverse. Con “L’albero delle noci” ...